Il XVIII Dicembre 1922, quando Torino
assistette a una delle maggiori cacce all'uomo a cui si dedicarono
gli squadristi fascisti guidati da Piero Brandimarte e appoggiati da
quadrumviri torinesi Scarampi, Voltolini, Monferrino e Orsi. La notte
prima c'era stato un conflitto a fuoco tra fascisti e comunisti nel
quale erano rimasti uccisi due militanti mussoliniani. Immediata fu
la rappresaglia che con il consueto stile fascista non si rivolse
verso gli autori del fatto ma contro militanti (o presunti tali)
della parte avversa scelti perlopiù a caso, Brandimarte ebbe a dire
"Noi possediamo l'elenco di oltre 3000 nomi di sovversivi.
Tra questi ne abbiamo scelti 24 e i loro nomi li abbiamo affidati
alle nostre migliori squadre, perché facessero giustizia. E
giustizia è stata fatta." Vennero date alle fiamme la
Camera del lavoro sita a fianco al Mastio della Cittadella, il
circolo anarchico dei ferrovieri, il Circolo Carlo Marx e devastata
la sede de L'Ordine Nuovo (il giornale fondato da Gramsci, Terracini,
Togliatti e altri). Tra il XVIII e il XIX Dicembre caddero
(ufficialmente) 11 persone, più un numero imprecisato di feriti e di
scomparsi. Alcuni di questi vennero uccisi in modo barbaro, Pietro
Ferrero venne trascinato legato a un veicolo su e giù per corso
Vittorio Emanuele II, fino ad essere abbandonato, irriconoscibile, ai
piedi del monumento al primo Re d'Italia, altri vennero attesi sotto
casa e freddati davanti alle famiglie. Il duce in persona si
complimentò con Brandimarte anche se al Prefetto di Torino disse
"Come capo del fascismo mi dolgo che non ne abbiano ammazzato
di più; come capo del governo debbo ordinare il rilascio dei
comunisti arrestati". Nel 1946 la città di Torino dedicò
alle vittime, ricordate con una lapide posta sull'angolo tra la
piazza e la Via Cernaia, la piazza prospicente alla Stazione di
Porta Susa. Purtroppo gli autori della strage rimasero impuniti e
nonostante le roboanti dichiarazioni e assunzioni di responsabilità
di Brandimarte, nel 1952 la Corte di Appello di Bologna (il processo
era stato spostato prima a Firenze e poi a Bologna) lo assolse per
mancanza di prove (ennesima porcata fatta in nome della pacificazione
nazionale), l'assassino morirà nel suo letto e ai suoi funerali un
reparto di bersaglieri gli renderà gli onori militari.
Libri, cucina, baseball, calcio, sport in genere, politica e varia umanita'.
mercoledì 18 dicembre 2013
mercoledì 11 dicembre 2013
Le parole sono importanti
Ieri commentando un post di un
amica ho ripreso un’altra commentatrice per l’uso smodato di K e di X. Ora non
è snobismo o pignoleria ma per puntualizzare che il conoscere la propria lingua
è fondamentale per crescere come cittadino e come nazione. L’Italia “vanta” circa
un terzo di cittadini tra i 15 e i 65 anni non in grado di leggere e
comprendere un testo semplice, primato veramente poco invidiabile. La libertà
che tutti invocano parte proprio dalla capacità di riuscire a interagire con lo
stato da una posizione di parità e non di subalterno, leggere e comprendere una
legge, una circolare o anche ascoltare un discorso di un politico riuscendo a
capire i concetti reali e non solo le frasi ad effetto. Senza questa capacità
saremo sempre in balia della propaganda di questo o quel partito, di questo o
quel leader.
L’altro aspetto di questa società che potremmo definire “Wikipedia”
è l’assoluta incapacità di buona parte degli italiani di saper leggere una
notizia in rete, cercarne la fonte e riuscire a comprenderla in modo critico e
non acritico. La larghissima diffusione di notizie farlocche, incomplete o
addirittura completamente false derivano proprio da questa tendenza, si legge
su internet un messaggio, una notizia, un appello e lo si diffonde in modo
virale senza prendersi minimamente la briga di controllare.
La lingua e il suo uso sono importanti, è importante difenderla e non
tornare, pensando di essere moderni, a un modo di scrivere e parlare arcaico.
martedì 10 dicembre 2013
Commercio, crisi ma è tutto vero?
Siamo di fronte, senza dubbi, a una enorme crisi mondiale legata solo in minima parte alle responsabilità dei singoli stati. Sicuramente una delle categoria maggiormente penalizzate è quella del commercio per via della riduzione dei consumi. Ma sarebbe semplicistico spiegare questa crisi (come fanno molti di quelli che in questi giorni sono in piazza) con la pressione fiscale, che pure in Italia è alta. Bisognerebbe anche prendere atto che, faccio l'esempio di Torino perchè è la mia città ma sono certo che sia sovrapponibile alle altre città italiane, il commercio è troppo parcellizzato e soprattutto in molti settori sovradimensionato alle reali esigenze della città. Percorrendo le vie dello shopping ci si accorge che si trovano solo negozi di abbigliamento femminile con praticamente tutti lo stesso genere di prodotto, migliaia di bar (a volte addirittura confinanti), parrucchiere da donna a ogni angolo e così via. La matematica purtroppo non è un'opinione e quindi bisogna anche rendersi conto che in queste condizioni sopravvivono solo i più forti e gli altri sono destinati al fallimento. Pare un ragionamento semplice eppure si continua a veder aprire negozi di questo genere per vederli chiudere pochi mesi dopo.
mercoledì 4 dicembre 2013
Alti meriti vs basse capacità
Ogni tanto mi stupisco, ancora direte, della scarsa qualità di molti dei nostri rappresentanti nelle istituzioni. Questa mattina due parlamentari della rinata Forza Italia hanno posto la questione sulla sussistenza
dei requisiti previsti per la convalida dei senatori a vita, chiedendo
un rinvio per l'acquisizione della documentazione necessaria. Affermando: "Pur rispettando il
Capo dello stato e i quattro nominati - affermano - dalle carte
trasmesse alla Giunta non sono emersi elementi sufficienti ad
identificare gli 'altissimi' meriti scientifici della prof. Cattaneo né
gli 'altissimi meriti sociali' attribuiti a tutti e quattro"... i Due sono la Senatrice Elisabetta Casellati (già sottosegretario alla salute e alla giustizia, e non propriamente una stakanovista del parlamento) l'altro è il Senatore Lucio Malan (un signor nessuno della politica famoso come pianista parlamentare). Mi chiedo quale qualifica abbiano questi due signori per andare a sindacare sui meriti accademici e non dei 4 senatori a vita. Di seguito riporto alcune delle onorificenze dei 4
Claudio Abbado (musicista, direttore d'orchestra, tra l'altro ha diretto i famosi Wiener Philharmoniker) :
Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
Medaglia
d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
Grand
croix de la Légion d'honneur
Großes
Goldenes Ehrenzeichen für Verdienste um die Republik Österreich
(gran comandante di I classe)
Gran
Croce al Merito dell'Ordine al Merito di Germania
Gran
Croce al Merito con placca dell'Ordine al Merito di Germania
"Premio
Freud"
Gold
medal of the "International Gustav Mahler Society"
Ehrenring
(1973)
Medaglia
d'oro Nicolai dei Wiener Philharmoniker (1980)
"Mozart
Medaille"
"Mahler
Medaille"
"Schubert
Medaille"
Ehrenring
der Stadt Wien
"Premio
Nonino" (1999)
"Ernst-von-Siemens-Musikpreis"
Würth-Preis
della Jeunesses Musicales
Premio
della critica "Kritikerpreis des Verbandes der deutschen
Kritiker" (2002)
Medaglia
d'oro della Royal Philharmonic Society of London (2003)
Praemium
imperiale della Japan Arts Association
Premio
"Franco Abbiati"
Ernst
Reutter Plakette"della Città di Berlino (2004)
Premio
Wolf per le arti, (2008)
Renzo Piano (architetto)
Cavaliere
di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
Cavaliere
della Legion d'Onore
Medaglia
d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
;Membro
onorario dell'Union Internationale des Architects, Città del
Messico, Messico
Premio
Compasso d'Oro, Milano
Membro
onorario dell'AIA, U.S.A
Premio
Commandeur des Arts et des Lettres, Parigi, Francia
Membro
onorario del R.I.B.A., Londra, Gran Bretagna
Royal
Gold Medal per l'architettura al Riba, Londra, Gran Bretagna
Laurea
Honoris Causa, Università di Stoccarda, Germania
Kyoto
Prize, Fondazione Inamori, Kyoto, Giappone
Neutra
Prize, Pomona, California, U.S.A.
Laurea
Honoris Causa, Università di Delft, Olanda
Membro
Onorario dell'American Academy of Arts and Sciences, Londra, Gran
Bretagna
Membro
Onorario dell'American Academy of Arts and Letters, U.S.A.
Premio
Arnold W. Brunner Memorial, U.S.A.
BDA
Honorary Fellowship, Stoccarda, Germania
Goodwill
Ambassador dell'Unesco
Chevalier,
Ordre National du Mérite, Parigi, Francia
Premio
Michelangelo, Roma
Premio
per Actuactiones temporales de Urbanismo y Arquitectura della città
di Madrid, Spagna
Art
Prize of the Akademie der Künste, Berlino, Germania
Praemium
Imperiale, Tokyo, Giappone
Erasmus
Prize, Amsterdam, Olanda
Premio
Capo Circeo, Roma
Premio
“Telecom” per la comunicazione, Napoli
Diploma
European Award for Steel Structures per l’Eliporto del Lingotto,
Torino
The
Pritzker Architecture Prize, The White House, Washington, U.S.A.
Architetto
Accademico Nazionale di San Luca, Roma
Officier,
Ordre National de la Légion d'Honneur, Parigi, Francia
Leone
d'Oro alla Carriera, Venezia
Spirit
of Nature Wood Architecture Award, Helsinki, Finlandia
Premio
Leonardo, Palazzo del Quirinale, Roma
Wexner
Prize, Wexner Center for the Arts, Columbus, Ohio, U.S.A.
Honorary
Doctor of Fine Arts Degree, Pratt Institute, New York, U.S.A.
Medaglia
d'oro UIA (International Union of Architects), Berlino, Germania
Premio
Michelangelo Antonioni per le arti, Auditorium di Roma
Medaglia
d'oro all’architettura italiana, Triennale di Milano
Premio
“Una vita nella musica – Artur Rubinstein”, Venezia
Grifo
d'oro, Comune di Genova, Genova
Italy-America
Chamber of Commerce Business Cultural Award for 2003, New York,
U.S.A.
Mc
Kim Prize, American Academy di Roma, Villa Aurelia, Roma
Prix
Acier 2005 al progetto Zentrum Paul Klee di Berna
Prix
de la Fondation Cythière, Parigi, Francia
Medaglia
D'oro all'Architettura Italiana al progetto High Museum of Art di
Atlanta, Triennale di Milano
Lucy
G. Moses Preservation Project Award for 2006 assegnato dal New York
Landmarks Conservancy al progetto della Morgan Library, New York,
U.S.A.
Wall
Paper Design Award per il miglior nuovo edificio pubblico assegnato
al progetto della Morgan Library – Londra, Grand Bretagna
Gold
Award for Engineering Excellence assegnato da ACEC New York (American
Council of Engineering Companies of New York) al progetto della
Morgan Library, New York, U.S.A.
Society
of American Registered Architects/New York Council’s (SARA/NY)
Project of the year award assegnato al progetto della Morgan Library
- Battery Garden, New York, U.S.A.
Gold
Medal, (AIA) American Institute of Architect, Washington, U.S.A.
Sonning
Prize, Università di Copenhagen, Copenhagen, Danimarca
Premio
alla Carriera, Premio Nazionale di Architettura IN/ARCH – ANCE (3ª
Edizione), Milano
Premio
Raffaello. Eccellenze del Made in Italy (1ª Edizione), Palazzo
Produttori, Fermo
Premio
Nonino 2011 “A un Maestro del Nostro Tempo” (36ª Edizione),
Percoto di Udine
Carlo Rubbia (Fisico)
;
Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte
;
Medaglia ai benemeriti della scienza e della cultura
;
Membro della Royal Society
;
Premio Nobel per la fisica 1984
Elena Cattaneo (ricercatrice)
Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
Direttrice del laboratorio di Stem Cell Biology and Pharmacology of Neurodegenerative Disease
Coordinatrice del progetto europeo NeuroStemcell
Co-fondatore e direttore di UniStem, il Centro di Ricerca sulle Cellule Staminali dell'Università Statale di Milano
100 pubblicazioni scientifiche su riviste specializzate, come Science, Nature, Nature Genetics, Nature Neuroscience, Journal of Neuroscience, JBC
Sono certo che i due illustri senatori siano in grado di dimostrare di avere curriculum migliori....
lunedì 28 ottobre 2013
giovedì 10 ottobre 2013
E.N.D. di Marco G.Dibenedetto
Se
non avete avuto ancora l’occasione di percorrere le strade, con le
splendide Chiese, palazzi barocchi e locali notturni del centro storico
di Torino, tra cui il noto “ Charlie Bird” , allora potete diventare
neofiti di questa affascinante città attraverso la descrizione
romanticamente dettagliata dell’ultimo libro giallo scritto da Marco
Dibenedetto. Il titolo è il lato distintivo che cela dietro l’acronimo,
l’enigmaticità degli incontri e di ciò accade nell’ E.N.D. ( Equipe
Notre Dame). Il fascino nelle descrizioni degli attimi che coinvolgono i
protagonisti, permettono al lettore di “entrare” nella storia,
trasformando le frasi nella visione di un film, perché scorrendo queste
pagine le parole inevitabilmente prendono forma e diventano immagini
pregnanti. Non è il solito Giallo dell’estate leggero dove il finale è
scontato o prevedibile, in questo non c’è nulla di prevedibile e di
scontato, dove la scorrevolezza lessicale, lo rende piacevole,
intrigante ed appassionante allo stesso tempo. L’Ispettore Rubatto, ha
una sua impronta distintiva nelle indagini e potrebbe candidarsi ad
essere il terzo Commissario più famoso dopo gli antitetici Montalbano e
Coliandro.
Elena Vigiano
Che idiota! di Marco G.Dibenedetto
Nell’ultimo giallo di Marco G. Dibenedetto, il commissario Rubatto è
alle prese con un nuovo caso ambientato nella Chiesa dei Santi Pietro e
Paolo nel quartiere torinese di San Salvario. Le mani legate, sulla
copertina del libro, sono della signora Onidi, trovata vittima nel
confessionale con uno scontrino in bocca. La vicenda scuote, non solo il
quartiere, ma anche il parroco Don Emiliano dal passato non così
trasparente e dal futuro ancora più scricchiolante. Nelle trame del
giallo s’intrecciano quelle della banda T.T , il TIRCHIO e il TORCHIO,
due personaggi lombrosiani dallo spirito don abbondiano dall’infanzie
vissute di espedienti nei quartieri più intriganti della città.Affianco
all’Ispettore Rubatto, c’è sempre l’indispensabile Stafano e l’agente
Aceto che si districano in questo caso avvolto anche tra episodi di
sospetti bondage e giri di denaro.
Questo è un giallo accattivante, irriverente, dalla trama e narrazione scorrevole, tipici dell’autore, che vi porteranno a scoprire, nella dovizia di particolari, ovviamente l’assassino e altri quartieri storici di Torino. Nella lettura lo sguardo si soffermerà inevitabilmente sulle note di pensiero poste come incipit ad ogni paragrafo tratte da Qoelet o Ecclesiaste. ( … “ né di un sapiente né di un idiota avrà memoria il tempo” … ) che porteranno a maggiori riflessioni sulle vicende del giallo, ma anche sulle nostre vite reali. Altrettanto originale è il titolo che s’ispira ad un libro di Sebastiano Vassalli - Gli Italiani sono gli altri - .( Edizioni : kilometro zero )
Elena Vigiano
Questo è un giallo accattivante, irriverente, dalla trama e narrazione scorrevole, tipici dell’autore, che vi porteranno a scoprire, nella dovizia di particolari, ovviamente l’assassino e altri quartieri storici di Torino. Nella lettura lo sguardo si soffermerà inevitabilmente sulle note di pensiero poste come incipit ad ogni paragrafo tratte da Qoelet o Ecclesiaste. ( … “ né di un sapiente né di un idiota avrà memoria il tempo” … ) che porteranno a maggiori riflessioni sulle vicende del giallo, ma anche sulle nostre vite reali. Altrettanto originale è il titolo che s’ispira ad un libro di Sebastiano Vassalli - Gli Italiani sono gli altri - .( Edizioni : kilometro zero )
Elena Vigiano
lunedì 7 ottobre 2013
Coincidenze
In questi giorni sui giornali torinesi di parla molto della destinazione delle strutture sportive torinesi.Da una parte gli attuali gestori (spesso da anni) che reclamano una sorta di prelazione nelle assegnazioni, dall'altra il comune, nella persona dell'assessore Gallo, che invece dice che è necessaria una gara di appalto. Ritengo legittime tutte e due le posizioni anche se mi sfugge il motivo per il quale il comune in altre occasioni abbia invece proceduto senza nessun tipo di gara. La prima è stata in occasione della cessione in concessione dello stadio delle alpi e l'altra, molto più recente e oggetto di un'inchiesta della procura, dell'area della Continassa... Guarda caso sempre alla stessa società... sono sicuramente coincidenze.
venerdì 4 ottobre 2013
Morti da non dimenticare
300, 400 ancora non si sà quanti sono i morti del naufragio di Lampedusa e forse non lo si saprà mai. Quello che lascia veramente sgomenti è il cumulo di sciocchezze che sono uscite dalla bocca e dalla tastiera di molti italiani e non solo da politici vari ma anche da tanti cittadini normali. Gente che si chiede chi pagherà le bare, chi straparla di povertà (senza avere idea di cosa sia la povertà vera), gente che semplicemente è contenta perchè sono dei "negher" in meno. A tutti questi pseudo italiani va tutto il mio profondo disprezzo, a questa gente vorrei ricordare tragedie come quella della nave sirio con 500 migranti italiani che morirono al largo della Spagna e altre tragedie simili che ci colpirono quando noi eravamo gli "extracomunitari" che andavano a pietire un lavoro nelle meriche. A tutti questi signori vorrei ricordare che semplicemente le migrazioni umane non si possono impedire, al limite si possono un pochino regolamentare, ma continueranno e lo faranno semplicemente perchè nulla e nessuno puuò impedire a degli essere umani di cercare la salvezza e di migliorare la loro condizione. E' così dalla preistoria, le migrazioni hanno fatto cadere imperi, meticciato popolazioni, cambiato abitudini e tradizioni con buona pace dei difensori delle razze e amenità varie.
venerdì 27 settembre 2013
Donne e società
Prendo spunto dalle parole del
Presidente della Camera Boldrini sul ruolo delle donne nella pubblicità per
provare a fare un ragionamento un po’ più profondo delle scemenze dette da
giornalisti, commentatori, politici, pseudo-industriali, di destra, di sinistra,
di centro, di alto o basso. La Boldrini ha perfettamente ragione la pubblicità
stereotipa la donna riducendola di fatto a 3 ruoli: puttana, angelo del
focolare oppure una cretina che ha bisogno di un uomo che la diriga. La
Boldrini ha parlato di “donna che serve a tavola” e ha ragione ma il ruolo
famigliare della donna è solo quello? È solo fare le pulizie e accudire i
figli? Il ruolo del “maschio” è solo quello di andare a lavorare e per il resto
passare il tempo sul divano oppure a fare qualche sport improbabile? Se questo fosse solo legato alla pubblicità
non sarebbe di per se uno scandalo, il problema è che questa visione della
donna è assolutamente maggioritaria nel paese e non solo tra i maschi. Per anni
si è pensato che una visione femminile legata solo alla sfera famigliare fosse
retaggio della destra che nel ventennio aveva usato la donna e la famiglia per
la propaganda, nella realtà ho sentito decine di persone che si dicono di
sinistra commentare come il più becero nostalgico del “quando c’era lui”.
Purtroppo sono responsabili di questo le donne stesse, quelle che
inculcano nella testa delle figlie che non c’e’ nulla di meglio che un bel
matrimonio con l’abito bianco e l’orchestrina, quelle che trattano i figli
maschi come principi ereditari. In definitiva le parole della Boldrini hanno
creato polemica perceè hanno sostanzialmente infilato il coltello nella piaga e
a questo la società italiana non è assolutamentepronte.
venerdì 13 settembre 2013
Piste ciclabili e progettisti
Oggi passo in Piazza Statuto per andare in uffcio e mi accorgo che
sono sparite le auto parcheggiate all'imbocco di Via Garibaldi. Al loro
posto sono comparse delle strisce che disegnano la nuova pista
ciclabile. Erano giorni che gli operai comunali lavoravano, prima erano
stati cambiati i semafori, poi dipinti i passaggi su Corso San Martino
ieri, infine, sono comparse le strisce. Ora mi chiedo chi e' il genio
che ha partorito cotanta stupidaggine.
1) la pista
passa alla sinistra delle auto e non a destra mentre, arrivando da Corso
Francia, l'attraversamente ciclabile sta a destra, questo vuol dire che
le bici per imboccarla devono tagliare la strada alle auto.
2)
nell'ultimo tratto, essendo a sinistra, per imboccare Via Garibaldi le
bici dovrebbero dare la precendenza alle auto che arrivano da Via
Manzoni e a quelle che arrivano dalla piazza, peccato che non ci sia
nessuna segnalazione in tal senso e che i ciclisti, di norma, non
rispettino MAI il codice della strada.
3) sul lato est della piazza l'attraversamento di Corso San Martino sta di nuovo a sinistra delle auto, a quel semaforo le stesse possono andare solo a sinistra (verso Porta Susa) o a destra verso Corso Principe Eugenio. qui si pongono due ordini di problemi, il primo e' che di nuovo le bici dovrebbero dare la precendenza alle auto che arrivano da destra e di nuovo non c'e' alcun segnale. In secondo luogo le auto che girano a destra trovano un passaggio pedonale molto trafficato e quindi si devono fermare, avendo ridotto la carreggiata a una sola corsia significa che nelle ore di punta passeranno 2-3 auto a semaforo ingorgando inultimente la piazza.
4) sono stati eliminati una quarantina di posti auto decisamente utili
Mi chiedo perche' il progettista non abbia pensato semplicemente a far correre la pista alla destra della piazza arretrando semplicemente le auto parcheggiata verso sinistra e facendo in modo che passi tra auto e marciapiede (un po' come in Corso Matteotti) evitando cosi' incroci pericolosi e ingorghi inutili.
Chiudo facendo i miei piu' sentiti "complimenti" alla signora intervistata in questo articolo della Stampa ... non se la prenda con l'incivilta' degli altri, pensi pure alla sua visto che passando sotto i portici si comporta esattamente come gli automobilisti che non rispettano i ciclisti.
mercoledì 17 luglio 2013
Anche le recensioni... WOW
Già quando vidi il mio, anzi nostro, libro nelle vetrine delle librerie in centro rimasi quasi stranito e ammetto che una lacrimuccia ha fatto la sua comparsa. Avere poi l'occasione di presentarlo in sedi prestigiose come il Salone del Libro di Torino oppure la Biblioteca Civica Centrale che ha anche sede nel nostro quartiere è stato sicuramente una delle cose più belle della mia vita. Ma sapere che qualcuno l'ha letto (escludendo parenti, amici e conoscenti) e ne ha anche scritto perdipiu' su una pubblicazione prestigiosa come "Studi piemontesi" ( Rassegna di lettere, storia, arti e varia umanità edita dal Centro Studi Piemontesi), non può che emozionarmi e rendermi felice. La frase finale mi ricorda la presentazione che facemmo al Salone, Torino è una città inclusiva e quindi che a scrivere ma soprattutto che a leggere non solo il nostro libro ma tutti quelli della collana siano non solo i torinesi doc ma anche tutti quei nuovi torinesi che nel tempo hanno imparato ad apprezzare la città e si sono un po' "sabaudizzati".
lunedì 8 luglio 2013
Parlando di calcio e quindi del Toro...
Premetto che odio Cairo dal giorno che acquistò il Toro, bastava sentirlo parlare per capire che non era altro che un venditore di aspirapolvere. All'epoca era una posizione di minoranza anzi a dirlo venivi insultato e tacciato delle peggio cose, oggi che invece è maggioritaria (e i più oltranzisti sono proprio quelli che si mettevano a 90° davanti a lui) mi permetto dall'alto della mia coerenza di fare alcuni ragionamenti. Finalmente il piazzista ha forse capito che per guadagnarci con il prodotto calcio devi mantenere uno standard medio e quindi trovare una collocazione per la squadra a meta' classifica. Il percorso iniziato due anni fa con ventura sta danto qualche buon frutto ma non è che all'inizio la programmazione non è una cosa che si impara e si inizia dall'oggi al domani ma richiede anni di lavoro e quindi possiamo dire di essere all'anno 0, vedremo questo campionato. Tutto questo anche senza l'approvazione dei soloni da forum, dei presunti esperti, dei "conoscotuttiigiocatori" dei "voinonsapeteuncazzo" e di quelli che se prendi una vecchia cariattide "ecco prendiamo sempre degli ex-giocatori" e se invece prendi un giovane "ecco non e' il momento delle scommesse"... .
giovedì 20 giugno 2013
Di musica, maturità e altre sciocchezze...
E' iniziato ieri il rito annuale degli esami di maturità e tra i consigli degli "esperti" (per altro sempre gli stessi, sia gli esperti che i consigli) e i ricordi dei vip o presunti tali, le radio trasmettono a ciclo continuo "notte prima degli esami" di venditti (canzone per altro con uno dei versi più criptici della storia della musica, che significa "con un pianoforte sulla spalla" mah!)
Tutto ciò mi ha fatto pensare al mio esame di maturità che iniziò il 16 giugno 1988 e per curiosità sono andato a vedere l'Hit Parade dei singoli di quella settimana (essì all'epoca esistevano ancora i singoli) e mi sono messo le mani tra i, pochi, capelli... nella settimana tra 11 e il 17 giugno:
1 | 1 | Gimme five | Jovanotti |
2 | 11 | Tell me | Nick Kamen |
3 | 2 | I'm not scared | Eighth Wonder |
4 | 7 | Love is stronger than pride | Sade |
5 | 4 | Every girl and boy | Spagna |
6 | 6 | Stay on these roads | A-Ha |
7 | 13 | A caus' des garcons | A Caus' Des Garcons |
8 | 3 | Reckless | Afrika Bambaataa & UB 40 |
9 | 8 | Alphabet street | Prince |
10 | 5 | Andamento lento | Tullio De Piscopo |
11 | 18 | Theme from S. Express | S. Express |
12 | 10 | Wonderful life | Black |
13 | 9 | Gimme hope Jo'Anna | Eddy Grant |
14 | 14 | Etienne | Guesch Patti |
15 | 16 | Let be must the queen | Guesch Patti |
16 | 12 | Boys and girls | Mandy Smith |
17 | 22 | When will I be famous | Bros |
18 | 19 | L'amore rubato | Luca Barbarossa |
19 | 17 | De nuevo tu | Betti Villani |
20 | 20 | One more try | George Michael |
alcune non me le ricordo proprio, altre vorrei dimenticarmele...in pratica di 20 canzoni se ne salvano 7-8... Mi chiedo come abbiamo fatto a superare indenni gli anni'80... mah!
domenica 9 giugno 2013
L'orto verticale
Ebbene sì... finalmente l'ho fatto! (nonostante i borbotii della mia signora)...un bell'orto verticale e tutto con materiali riciclati. I cavi sono rimasugli di una luce tesa di Ikea che erano avanzati, i contenitori un angolare sotto lavello in plastica recuperato in cantina e poi un po' di minuteria raccattata qui e là tra casa e cantina. Poi sono andato a Porta Palazzo e dai contadini ho comprato 4 piante di pomodorini a grappolo, 4 di zucchine e 4 di basilico... in un altro angolare ho piantato della misticanza e in un contenitore di plastica in cui c'erano delle albicocche una bella pianta di Jalapeno... adesso sono curioso di sapere se crescerà qualcosa... Stay tuned.
lunedì 3 giugno 2013
Ritorno agli anni '80
Sono sempre stato dell'idea che gli
anni '80 siano stati anni pessimi. Brutta moda, brutta musica,
mancanza di ideali, esplosione dell'individualismo e dell'arrivismo
sfrenato, Craxi... Andreotti... Forlani, la Torino-Caserma che
chiudeva alle 10 di sera, i tossici che si bucavano negli angoli
delle strade. Ma poi ti ritrovi a scorrere vecchie foto (dove rimani
vestito in modo orrendo), accendi la radio e magari ti imbatti in
“don't leave me this way” oppure inizi a canticchiare i Pet shop
boys, e allora ti rendi conto che in fondo quel decennio rimane
dentro di te come il momento forse più felice e spensierato della
tua vita e e lasci perdere tutte le considerazioni etiche e sociali
su quel periodo e ti godi il pensiero.
lunedì 22 aprile 2013
Riforme?
Nel can can di questi giorni tutti gli attori dell'enorme e ioneschiana piecè teatrale andata in scena alla camera, si sono riempiti la bocca della frase "riforme istituzionali". Chi vuole il presidenzialismo, chi invoca il monocameralismo, chi non disdegnerebbe la monarchia e cosi' via. Vorrei far notare a tutti questi signori, che coprono tutto l'arco costituzionale da Vendola a Grillo, che si tratta di riscrivere una bella parte di costituzione che, come mi faceva notare oggi una collega venne scritta da dei veri giganti della politica italiana (Amendola, Calamandrei, Dossetti, De Gasperi, Vittorio Emanuele Orlando, i fratelli Pajetta, Taviani ecc...) non certo dai nani presenti oggi. Per farlo occorre sicuramente una nuova costituente che abbia il sostegno del parlamento e il tempo di lavorare, e occorro anche il sostegno di tutti i partiti senza capipopolo che si arroghino il diritto di censurare questo o quel documento. Oggi in Italia non abbiamo questo clima, la costituente era il punto di arrivo di un periodo terribile, vent'anni di dittatura e 5 di guerra. oggi non abbiamo quello slancio propositivo che ebbero i nostri nonni. Ai De Gasperi, Togliatti e Nenni oggi sostituiamo Renzi, Berlusconi e Grillo, e' vero che dai diamanti non nasce niente e dal letame nascono i fior, ma se nel letame non ci metti i semi giusti ti rimane solo l'odore di merda.
L'altra cosa fondamentale che ci manca e' il tempo... per delle riforme del genere occorreranno almeno 2 anni e a oggi nessun governo potra' avere la forza di durare cosi' tanto.
mercoledì 10 aprile 2013
la schizofrenia dell'utente medio dei social network
Prendo spunto da questa notizia per fare una riflessione su quella sorta di schizofrenia che avvolge gli utenti dei social network e in particolare di Facebook.
Vedo spesso condividere appelli strappalacrime su questo o quel bambino malato, su anziani poveri, su cause sociali rispettabilissime. Appelli contro la vivisezione, i maltrattamenti sugli animali, gli abbandoni, oppure immagini di gattini simpatici, bei cuccioli ecc... ed è tutto un florilegio di commenti carini, "mi piace", condivisioni. Si cambia registro un centesimo di secondo dopo quando le stesse identiche persone condividono immagini di mussolini (per altro sovente inventando meriti inesistenti), articoli di cronaca nera, immagini di stranieri, di Rom, di ebrei ecc... e qui si parte con "ammazzateli", "buttateli in mare", "bastardi" ecc...
Io mi chiedo come la stessa persona possa far convivere due sentimenti così diversi tra di loro... è un vero mistero. Ma molto probabilmente Facebook riesce a far venire fuori in modo prepotente la vera natura del cittadino medio italiano, quella che fa sì che nel pubblico si debba dimostrare di essere persone buone, caritatevoli, mentre nel privato si sai profondamente razzisti.
mercoledì 27 marzo 2013
Cronaca dei molti fallimenti annunciati...
In questa prima fase di legislatura possiamo assistere a molti fallimenti che erano pero' preannunciati e chiari a tutti coloro che vivono la politica del nostro paese non come tifo calcistico ma razionalmente.
1) il primo che ha fallito e' Bersani che nonostante abbia vinto le elezioni, grazie a una legge elettorale cervellotica e creata all'unico scopo di rendere ingovernabile il paese, fallira' il suo tentativo di formare un governo;
2) il secondo e' peppe da genova che ha dimostrato di dirigere un partito nel quale e' inesistente non solo la democrazia reale ma anche le capacita' e le competenze necessarie a governare un paese;
3) ha fallito Berlusconi che continua a cercare sponde per l'immunita' che nessuno tranne i suoi fedelissimi e i rimasugli della lega sono disposti a concedergli;
4) ha fallito il rinnovamento che non puo' passare dalla politica degli affaristi a quella degli incapaci;
5) ha fallito, anzi hanno fallito, i deputati e i senatori nominati da genova, dimostrando tutta la loro incapacita', la loro spocchia, la loro impreparazione e la loro fondamentale ignoranza;
6) abbiamo fallito noi che non siamo stati capaci di darci una classe politica e un governo;
in definitiva da domani ringrazieremo grillo, crimi, lombardi, berlusconi perche' ci faranno buttare via altri 400 milioni di euro in nuove elezioni.
1) il primo che ha fallito e' Bersani che nonostante abbia vinto le elezioni, grazie a una legge elettorale cervellotica e creata all'unico scopo di rendere ingovernabile il paese, fallira' il suo tentativo di formare un governo;
2) il secondo e' peppe da genova che ha dimostrato di dirigere un partito nel quale e' inesistente non solo la democrazia reale ma anche le capacita' e le competenze necessarie a governare un paese;
3) ha fallito Berlusconi che continua a cercare sponde per l'immunita' che nessuno tranne i suoi fedelissimi e i rimasugli della lega sono disposti a concedergli;
4) ha fallito il rinnovamento che non puo' passare dalla politica degli affaristi a quella degli incapaci;
5) ha fallito, anzi hanno fallito, i deputati e i senatori nominati da genova, dimostrando tutta la loro incapacita', la loro spocchia, la loro impreparazione e la loro fondamentale ignoranza;
6) abbiamo fallito noi che non siamo stati capaci di darci una classe politica e un governo;
in definitiva da domani ringrazieremo grillo, crimi, lombardi, berlusconi perche' ci faranno buttare via altri 400 milioni di euro in nuove elezioni.
martedì 12 marzo 2013
Io non sarò molto intelligente...
Ma ho l'abitudine di leggere e di mettere in correlazione fatti e dichiarazioni, tutto parte da una frase presa dal blog di Grillo che dice: "Ogni mese lo Stato deve pagare 19 milioni di pensioni e 4 milioni di
stipendi pubblici. Questo peso è insostenibile, è un dato di fatto, lo
status quo è insostenibile, è possibile alimentarlo solo con nuove tasse
e con nuovo debito pubblico, i cui interessi sono pagati anch'essi
dalle tasse. E' una macchina infernale che sta prosciugando le risorse
del Paese. Va sostituita con un reddito di cittadinanza." grassetto le ultime 3 parole e cerco di documentarmi e trovo sempre nello stesso blog : "In Germania, in Europa (eccetto la Grecia) esiste il reddito di
cittadinanza. Sostengono ogni persona indigente pagandogli l'affitto e i
generi di prima necessità, nonchè l'assicurazione malattia, lo sconto
sui mezzi pubblici, ecc. perfino il tesserino gratuito per accedere alla
biblioteche e ai musei. questi sono Paesi civili, mentre in Italia si
fa nuotare nell'oro qualche migliaia di persone e se ne affamano
milioni. Come nel Medioevo. L'Italia è un paese feudale. Vergogna!". Ripeto non sarò tanto intelligente ma la soluzione di Grillo per l'indigenza è aumentare la platea di indigenti, ai dipendenti statali e ai pensionati diamo due euro, una tessera della biblioteca e aria camminare.
E noi saremmo un paese normale?
Prendo spunto da questo articolo del Corriere della Sera a cui è seguita questa risposta da parte del Direttore Generale di Porsche Italia. Quello che trovo orrendo aldilà anche del comportamento della signora in questione che andrebbe messa alla gogna per il comportamento, è l'atteggiamento di questi grandi manager che non badano alla sostanza del fatto, ma ne approfittano per fare un po' di politica e demagogia spicciola. Penso che a nessuno sarebbe venuto in mente di addossare a Porsche (o a qualsiasi altro marchio del lusso) qualsivoglia responsabilità nell'accaduto e quindi non si sentiva il bisogno di questa difesa d'ufficio che fa passare in secondo piano i comportamenti personali. In un mondo sempre più in mano ai "brand" però pare sia normalità.
domenica 3 marzo 2013
Stronzi
Le elezioni sono arrivate e sono passate... lasciando dietro a se solo macerie. Mi pare evidente che i vincitori siano sostanzialmente Berlusconi che nonostante 20 di pessimo governo e di figure epocali all'estero porta a casa il 30% dei voti e, soprattutto, la lombardia (mistero glorioso essere premiati dopo tutto quello che si e' visto. L'altro vincitore (dai piedi d'argilla) è Grillo... che continua a pontificare senza conoscere la costituzione.
Ma la domanda che mi preme e' un'altra... tutti questi indignati che hanno votato per il nulla dov'erano quando pdl e lega prendevano oltre il 40% dei voti... non e' che forse forse li votavano e andavano in giro a pontificare sulla "rivoluzione liberale" di berlusconi e bossi... Oggi questi soggetti, gente che apprezza borghezio e calderoli, viene a farmi la morale perche' reputo grillo un'emerita testa di cazzo... da che pulpito... siete corresponsabili di questo sfascio abbiate almeno la compiacenza di tacere... STRONZI.
sabato 23 febbraio 2013
Finalmente
Finalmente domani si voterà metteremo fine a questa campagna elettorale che ho trovato di livello bassissimo... pochi contenuti, urla, baggianate, promesse senza senso.
La cosa però che piu' mi ha fatto più pensare però è il livore con il quale, anche persone amiche, i simpatizzanti delle liste 5 stelle apostrofano gli altri accusandoli delle peggio nefandezze. Ora tra le persone che conosco che hanno scelto di votare queste liste molti sono stati, nel recente passato, elettori di alcuni dei peggiori personaggi che hanno frequentato il parlamento. Gente che non si è fatta scrupolo di votare lega, Forza Italia oppure micro partiti che hanno contribuito a far cadere governi discreti come l'ultimo Prodi. Oggi questi personaggi che sono CORRESPONSABILI della situazione italiana vengono a farmi la morale. Posso solo usare una parola FOTTETEVI... non prendo lezioni morali da gente che ha eletto puttanieri, faccendieri, incapaci e quant'altro. Non sarà questo tentativo di rifarvi una verginità che eliminerà le vostre responsabilità.
lunedì 4 febbraio 2013
Il Triskell
Il Triskell proviene dal celtico triskin che significa letteralmente “tre raggi di luce”. Con il punto e il cerchio, la spirale, da cui ha origine il triskell, è uno dei simboli più antichi che l’Umanità abbia mai conosciuto. Prima ancora di essere un simbolo,
però, risponde ad una realtà funzionale che mette in comunicazione le
forze cosmiche con la cassa di risonanza dell’Uomo, che è il torace. Il
cerchio ha sempre rappresentato per l’Uomo antico, la perfezione, la
vitalità del Sole e il segno stesso della Vita.
Le sue 3 volute sono normalmente crescenti da sinistra verso destra
(proprio come il sole), nonostante di solito le si rappresenti
simmetriche e uguali tra loro.
Il suo simbolismo presso i Celti è vario ma rappresenta fondamentalmente la
ciclicità cosmica di:
le 3 fasi solari (alba,mezzogiorno,tramonto)
le 3 eta’ dell’uomo (infanzia, maturità, vecchiaia)
le 3 nature della divinità (umana, animale, vegetale)
i 3 aspetti della dea (vergine, madre, vecchia – madre, figlia, sorella)
i 3 aspetti del tempo (passato, presente, futuro)
i 3 elementi dell’uomo (spirito, anima, corpo) i 3 elementi del mondo (terra, acqua, aria), che con il
loro movimento rappresentano il 4°elemento (il fuoco), normalmente
riassunto nel cerchio che incornicia il triskell
domenica 27 gennaio 2013
L'arte del pianto
Luca Goldoni diceva che gli italiani sono il popolo più raccomandato della terra, si inizia quando si nasce con la mamma che si raccomanda ai medici perche' il bimbo "è tanto delicato", quando si arriva al momento di lavorare ci si raccomanda al potente o al politico di turno e si finisce quando si muore raccomandando l'anima a Dio... io però son convinto che gli italiani sono un popolo di piagnoni...Piange Berlusconi perchè "non mi hanno lasciato lavorare", piange la mamma di Corona "aiutatelo è un bravo ragazzo", piange Conte perchè non l'hanno lasciato rubare come al solito, piangono i grandi evasori perchè si cerca di fargli pagare le tasse, piangono gli assenteisti perchè si cerca di farli lavorare... in definitiva non saremo mai un paese normale finchè non ci ficcheremo nel cranio che sarebbe meglio iniziare a essere persone serie e ad accettare quello che il destino ci riserva.
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