giovedì 15 novembre 2018

Gli incapaci al potere

E’ di ieri sera il maxi ingorgo di Piazza Baldissera che ha intrappolato per ore migliaia di torinesi in auto e sui mezzi pubblici. Le avvisaglie c’erano già state nei mesi passati e l’apertura del nuovo Corso Venezia non ha fatto che, come prevedibile, peggiorare la situazione. 



Questa mattina gli illuminati componenti del Consiglio Comunale di Torino a cinque stelle si sono affrettati a dare la colpa di tutto alle precedenti amministrazioni e ai cittadini che si intestardiscono a non voler usare biciclette e affini. Ovviamente la situazione non è riconducibile a questo ma a una pessima gestione del problema, quando la spina venne progettata era previsto un sottopasso che la nuova giunta ha cassato rinunciando ai 30 milioni disponibili per la costruzione ( fonte 1 , fonte 2 ) è evidente che una rotonda di quelle dimensioni e con tutte quelle vie di accesso non possa che bloccarsi appena il traffico aumenta. La soluzione adottata nell’ultimo periodo dalla fulgida Assessore Lapietra è stata quella di restringere ancora di più gli accessi creando le vie preferenziali per i bus in modo da avere un grazioso effetto imbuto.




Un altro rappresentante di questa maggioranza di cialtroni (che non nomino perché non merita pubblicità) si è scagliato sui cittadini rei di non voler passare ai velocipedi e apostrofando in malo modo chiunque abbia avuto l’ardire di contraddirlo, aldilà della maleducazione del soggetto è evidente che basi le sue deliranti teorie su se stesso e che la composizione demografica di Torino, il tipo di clima, l’offerta di trasporto pubblico, le distanze da percorrere non siano compatibili con una mobilità di quel tipo.

Esiste un unico metodo per convincere i cittadini ad utilizzare forme diverse di trasporto ed è quello di avere mezzi pubblici efficienti, puntuali, veloci, che coprano tutta la città e garantiscano il rispetto degli orari di lavoro. Senza di tutto ciò pensare di trasformare un città come Torino nel paradiso della bicicletta è una, solenne, minchiata.

Da soggetti come questi è impossibile che arrivino vere e proprie soluzione ai problemi di traffico della città ma affrontandoli a caso come stanno facendo con Piazza Baldissera o con intento punitivo come il Progetto ZTL ,che l’Assessore sta portando avanti nonostante la contrarietà di tutti quelli che hanno ancora un po’ di sale in zucca, di sicuro non si fa il bene dei cittadini.

martedì 6 novembre 2018

Manifestare contro il declino


 

Torino è in fermento per la, speriamo, grande manifestazione di Sabato 10 novembre. La galassia che manifesterà sarà, probabilmente, la più eterogenea mai vista in città e andrà da alcuni sindacati, alle associazioni produttive, al commercio, ai singoli cittadini. Raramente a Torino si è vista una tale unione di intenti per protestare contro un'amministrazione.

Qui non si tratta di essere SiTav o NoTav, si tratta di manifestare contro l'evidente declino della città. Nulla di quanto promesso in campagna elettorare è stato fatto se non qualche annuncio di facciata sovente ad accompagnare atti risalenti a giunte precendenti. 

Il problema serio travalica le questioni ideologiche e politiche ma attiene soprattutto alla visione del futuro. Nel bene e nel male dalla giunta Castellani in poi l'amministrazione aveva chiaro l'obiettivo: trasformare una città da strettamente manifatturiera in una città aperta al turismo, alla cultura, al terziario e alla tecnologia. La massima spinta sono state le Olimpiadi del 2006 che hanno svelato al mondo una Torino diversa e questo ha fatto sì che sia diventata una delle mete del turismo nazionale e internazionale. 

Sicuramente nel tempo la spinta propulsiva è andata scemando anche se i grandi eventi e le grandi mostre internazionali hanno mantenuto la città sulla linea di galleggiamento. Con l'arrivo dei cinque stelle però tutto ciò è scomparso nel nome della decrescita, della paura di assumersi delle responsabilità, di cervellotici tavoli di lavoro, dopo due anni di nulla nei quali non è migliorata la qualità di vita nelle periferie, non sono diminuiti i poveri, non sono aumentati i turisti, non è migliorata l'occupazione, la mozione NoTav rappresenta la ciliegina su una torta ammuffitta.

 L'evidenza della mancanza di un progetto per la città è ormai palese non ci sono stati investimenti per attirare imprenditore, se non viaggi farlocchi negli Emirati Arabi attratti da investimenti inesistenti. Si è disinvestito nella cultura, non che avessi dubbi visto che il pensiero della Signora Sindaco era evidente dal famoso filmato della campagna elettorale, si penalizza il centro città che dovrebbe essere il gioiello da lustrare per i turisti con cervellotiche ZTL e nulla si è fatto per contrastare il suo spopolamento commerciale a favore dei grandi centri commerciali che continuano a proliferare nonostante il "No" di facciata degli amministratori.E' ulteriormente peggiorato il già carente trasporto pubblico, la pulizia delle strade è ormai un miraggio, i giardini non hanno praticamente più manutenzione. Tutto questo condito da un caos organizzativo che è poi quello che ha portato ai fatti di Piazza San Carlo, che ha fatto si che dalle 5 edizioni di Cioccolatò si riuscirà ad averne, forse, una. Malaoganizzazione palese quando si parla dei mercatini di natale oppure della buffonata della Maratona in contemporanea con Artissima.

Per tutto questo è necessario che i torinesi facciano pervenire all'amministrazione la loro voce forte e chiara.

Fermiamo il declino!