Era il tardo pomeriggio di domenica 23 marzo 1980 avevo da poco compiuto 13 anni e stavo svaccato sul divano aspettando 90 minuto per vedere i gol del Toro che aveva battuto il milan 2-0 con gol di Zaccarelli e Pulici. Quel giorno Paolo Valenti aprì con le immagini delle volanti sulla pista di atletica dello stadio olimpico di Roma, negli stadi italiani vennero arrestati: Stefano Pellegrini dell'Avellino, Sergio Girardi del Genoa, Massimo Cacciatori, Bruno Giordano, Lionello Manfredonia e Giuseppe Wilson della Lazio, Claudio Merlo del Lecce, Enrico Albertosi e Giorgio Morini del Milan, Guido Magherini del Palermo, Gianfranco Casarsa, Mauro Della Martira e Luciano Zecchini del Perugia. Altri ricevettero ordini di comparizione, tra cui Paolo Rossi del Perugia, Giuseppe Dossena e Giuseppe Savoldi del Bologna, e Oscar Damiani del Napoli.
Ma cos’era successo… era successo che due commercianti romani, Massimo Cruciani e Alvaro Trinca avevano messo su un sistema per truccare le partite di Roma e Lazio per scommetterci sopra, dopo i primi successi (Palermo-Lazio, Milan-Lazio e Lazio- Avellino) altre partite non raggiunsero il risultato sperato e quindi i due andarono in procura a denunciare per truffa 27 giocatori di serie A e 12 società di serie A e B.
Mentre dal punto di vista penale tutto si concluse con il proscioglimento, e non avrebbe potuto essere diverso, dal punto di vista sportivo furono emesse delle condanne e delle assoluzioni (le cifre di cui si parla oggi sarebbero risibili ma all’epoca erano discrete, Morini venne condannato per aver portato 20.000.000 di lire a Trinca e Cruciani) il quadro del giudizio di primo grado:
Serie A
Società
Milan: retrocessione in Serie B.
Avellino: 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981.
Bologna: 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981 (caso Bologna-Avellino).
Perugia: 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981.
Lazio Lazio: 5 punti di penalizzazione e multa di 10 milioni con diffida.
Juventus: assolta.
Napoli: assolto.
Pescara: assolto.
Tesserati società
Felice Colombo (presidente Milan): radiato.
Tommaso Fabbretti (presidente Bologna): 1 anno (caso Bologna-Avellino).
Giampiero Boniperti (presidente Juventus): assolto
Riccardo Sogliano (direttore sportivo Bologna): assolto.
Marino Perani (allenatore Bologna): assolto.
Giovanni Trapattoni (allenatore Juventus): assolto.
Luís Vinício (allenatore Napoli): assolto.
Calciatori
Enrico Albertosi (Milan): radiato.
Massimo Cacciatori (Lazio): radiato.
Giuseppe Wilson (Lazio): radiato.
Stefano Pellegrini (Avellino): 6 anni.
Mauro Della Martira (Perugia): 5 anni.
Carlo Petrini (Bologna): 3 anni e sei mesi (caso Bologna-Avellino).
Giuseppe Savoldi (Bologna): 3 anni e sei mesi (caso Bologna-Avellino).
Paolo Rossi (Perugia): 3 anni.
Luciano Zecchini (Perugia): 3 anni.
Bruno Giordano (Lazio): 1 anno e 6 mesi.
Lionello Manfredonia (Lazio): 1 anno e 6 mesi.
Franco Cordova (Avellino): 1 anno e 2 mesi.
Piergiorgio Negrisolo (Pescara): 1 anno.
Giorgio Morini (Milan): 10 mesi.
Stefano Chiodi (Milan): 6 mesi.
Oscar Damiani (Napoli): 4 mesi.
Maurizio Montesi (Lazio): 4 mesi.
Franco Colomba (Bologna): 3 mesi (caso Bologna-Avellino).
Andrea Agostinelli (Napoli): assolto.
Giancarlo Antognoni (Fiorentina): assolto.
Claudio Pellegrini (Avellino): assolto.
Serie B
Società
Genoa: assolto.
Lecce: assolto.
Palermo: assolto.
Pistoiese: assolta.
Taranto: assolto.
Calciatori
Guido Magherini (Palermo): 1 anno e 6 mesi.
Claudio Merlo (Lecce): 1 anno e 6 mesi.
Lionello Massimelli (Taranto): 1 anno.
Francesco Brignani (Palermo): assolto.
Qualche mese dopo venne emesso un giudizio di secondo grado che aumento o ridusse alcune pene, il quadro completo:
Serie A
Società
Lazio: retrocessione in Serie B.
Milan: retrocessione in Serie B.
Avellino: 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981.
Bologna: 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981 (caso Bologna-Avellino).
Perugia: 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981.
Juventus: assolta.
Napoli: assolto.
Pescara: assolto.
Tesserati società
Felice Colombo (presidente Milan): radiato.
Tommaso Fabbretti (presidente Bologna): 1 anno (caso Bologna-Avellino).
Giampiero Boniperti (presidente Juventus): assolto
Riccardo Sogliano (direttore sportivo Bologna): assolto.
Marino Perani (allenatore Bologna): assolto.
Giovanni Trapattoni (allenatore Juventus): assolto.
Luís Vinício (allenatore Napoli): assolto.
Calciatori
Stefano Pellegrini (Avellino): 6 anni.
Massimo Cacciatori (Lazio): 5 anni.
Mauro Della Martira (Perugia): 5 anni.
Enrico Albertosi (Milan): 4 anni.
Bruno Giordano (Lazio): 3 anni e 6 mesi.
Lionello Manfredonia (Lazio): 3 anni e 6 mesi.
Carlo Petrini (Bologna): 3 anni e 6 mesi (caso Bologna-Avellino).
Giuseppe Savoldi (Bologna): 3 anni e 6 mesi (caso Bologna-Avellino).
Giuseppe Wilson (Lazio): 3 anni.
Luciano Zecchini (Perugia): 3 anni.
Paolo Rossi (Perugia): 2 anni.
Franco Cordova (Avellino): 1 anno e 2 mesi.
Giorgio Morini (Milan): 10 mesi.
Stefano Chiodi (Milan): 6 mesi.
Piergiorgio Negrisolo (Pescara): 5 mesi.
Maurizio Montesi (Lazio): 4 mesi.
Franco Colomba (Bologna): 3 mesi (caso Bologna-Avellino).
Oscar Damiani (Napoli): 3 mesi.
Andrea Agostinelli (Napoli): assolto.
Giancarlo Antognoni (Fiorentina): assolto.
Claudio Pellegrini (Avellino): assolto.
Serie B
Società
Palermo: 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981.
Taranto: 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981.
Genoa: assolto.
Lecce: assolto.
Pistoiese: assolta.
Calciatori
Guido Magherini (Palermo): 3 anni e 6 mesi.
Lionello Massimelli (Taranto): 3 anni.
Claudio Merlo (Lecce): 1 anno.
Francesco Brignani (Palermo): assolto.
Ma veniamo al dopo, per alcuni giocatori la condanna fu una vera e propria damnatio memorie, infatti non solo non tornarono a giocare dopo aver scontato la squalifica ma non trovarono più nessun tipo di incarico nel mondo calcistico (come ad esempio Carlo Petrini) altri invece vennero riaccolti come se nulla fosse, come se in fondo l’illecito sportivo sia stao un incidente di percorso, come un brutto fallo a centrocampo. Rossi tornò in tempo per il mondiale, Giordano e Manfredonia giocarono e vinsero ancora con il Napoli, con la Juventus e con la Roma. Ovviamente con la vittoria del mondiale venne emanata anche una bella amnistia e così, in puro stile italico finì tutto a tarallucci e vino.
Questi sono i fatti nudi e crudi, io da uomo di sport (prima in campo e poi come semplice spettatore) ritengo che il reato più grave che uno sportivo possa compiere è l’illecito, il vendere o comprare un risultato è quando più lontano possa esistere dallo sport ancora più del doping, ma da certe beatificazioni vedo che probabilmente sono l’unico a vedere lo sport con una certa ottica, vista l’età a breve il buon Moggi tirerà le cuoia attendo con ansia i coccodrilli dei giornalisti e, perché no, un bello stadio a suo nome.