E' bello vedere che mentre in tutta Europa i governi cercano rimedi alla crisi in Italia siamo sempre fermi allo stesso teatrino... Berlusconi promette misure nuove, Tremonti nicchia, Bossi dice di no... e così riusciamo nell'impresa di essere immobili pur facendo un casino tremendo. Per non parlare poi della fiducia internazionale nel nostro paese, i sostenitori del pifferaio da Arcore hanno sempre battuto sul tasto della "grande politica estera dell'Italia" grazie ai rapporti personali del premier, alla prova dei fatti di cosa pensi o dica il nostro paese non interessa veramente a nessuno, la UE è governata dal direttorio franco-tedesco, il grande amico libico del nostro Amato Leader e' ormai polvere nel deserte, Putin è interessato solo a venderci il gas, a Obama di noi non potrebbe fregare di meno, di fatto in 17 anni di berlusconismo non solo sono stati distrutti praticamente tutte le istituzioni rendendole solo un contorno alla figura del leader, ma è stato anche dissipata un'eredità fatta di credibilità e fiducia internazionale nel nostro paese. Questa sarà la vera polpetta avvelenata che questo sciagurato modo di fare politica lascerà ai successori.
Libri, cucina, baseball, calcio, sport in genere, politica e varia umanita'.
martedì 25 ottobre 2011
venerdì 21 ottobre 2011
Il dolore chiama la vendetta...
E così è caduto anche Gheddafi, catturato e ucciso dagli insorti così come era capitato a Mussolini e a Ceasescu. Mi stupisco di chi si stupisce, è stata l'evoluzione naturale della sua storia e di quella libica, dopo oltre 40 anni di oppressione era francamente inutile e anche stupido pensare che le cose avrebbero potuto avere un finale diverso. Il destino dei dittatori quando vengono rovesciati dal proprio popolo è quello, non c'è bisogno di processi, al momento stesso della caduta ci sono gia' tutte le sentenze necessarie. Certo non è giustizia è vendetta, ma la vendetta è un sentimento umano e non mi sento proprio di gettare la croce sui libici per questo come non l'ho mai gettata su coloro che appesero il duce in Piazzale Loreto.
lunedì 10 ottobre 2011
Nocciole e Zabaione... la morte sua
Oggi per alleggerire la pesantezza del lunedì, pubblico due ricette golose...
Torta di nocciole senza farina:
200 gr di nocciole tritate
200 gr di zucchero
2 uova
35gr di burro
unite metà dello zucchero al burro a temperatura ambiente, iniziate a montare i rossi con il resto. Aggiungete il composto di burro e zucchero e finite di montare, incorporate le nocciole e poi gli albumi montati a neve ben ferma (usando una spatola e con un movimento dal basso verso l'alto). Mettete in una teglia e infornate per 40 minuti in un forno preriscaldato a 180°.
La crema piu' adatta ad accompagnare questo dolce e' lo Zabaione (ma se volete pure la panna montata va benissimo).
Zabaione
6 uova
100 gr. di zucchero
50 gr. di farina
mezzo litro di marsala secca
Montate i rossi con lo zucchero finche' il composto non risulti praticamente bianco, unite la farina e il marsala intiepidito (se volete farlo meno alcoolico diminuite la quantita' di marsala e aggiungete un po' d'acqua), prendete il composto e mettetelo a cuocere a bagno maria sempre mescolando, quando prende il bollore (e diventa denso) spegnete e lasciatelo raffreddare.
mercoledì 5 ottobre 2011
Chiamiamo le cose con il nome corretto...
In questi giorni in parlamento approdera' il cosiddetto "decreto intercettazioni" che pare urgentissimo a dispetto della situazione economica italiana e mondiale. All'interno di questo decreto tra mille regole e regolette atte a preservare la "privacy degli indagati" troviamo anche il comma 29 dell'articolo 1, che va a modificare l'articolo 8 della legge n.47 dell'8 febbraio 1948, che cosi' recita «Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.», quindi di fatto chiunque potra' chiedere una rettifica (e fin qui nulla di strano) direttamente al blogger o al responsabile del sito, il problema dove sta? direte voi... il problema e' che si instaura una censura diretta sull'informazione, infatti non ci sara' piu' un giudice terzo che decidera' se una notizia e' diffamatoria o meno, ma questo avverra' con una decisione unilaterale del presunto diffamato che potra' anche chiedere un risarcimento pecuniario. Ora e' facile comprendere come per un piccolo blogger questo diventi un ostacolo insormontabile... quindi da oggi attenti a scrivere che Toto' Riina e' mafioso, potrebbe sentirsi diffamato e chiedervi di rettificare...
Non nascondiamoci quindi dietro alle parole... questa e' censura. Amen.
Non nascondiamoci quindi dietro alle parole... questa e' censura. Amen.
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