Ieri commentando un post di un
amica ho ripreso un’altra commentatrice per l’uso smodato di K e di X. Ora non
è snobismo o pignoleria ma per puntualizzare che il conoscere la propria lingua
è fondamentale per crescere come cittadino e come nazione. L’Italia “vanta” circa
un terzo di cittadini tra i 15 e i 65 anni non in grado di leggere e
comprendere un testo semplice, primato veramente poco invidiabile. La libertà
che tutti invocano parte proprio dalla capacità di riuscire a interagire con lo
stato da una posizione di parità e non di subalterno, leggere e comprendere una
legge, una circolare o anche ascoltare un discorso di un politico riuscendo a
capire i concetti reali e non solo le frasi ad effetto. Senza questa capacità
saremo sempre in balia della propaganda di questo o quel partito, di questo o
quel leader.
L’altro aspetto di questa società che potremmo definire “Wikipedia”
è l’assoluta incapacità di buona parte degli italiani di saper leggere una
notizia in rete, cercarne la fonte e riuscire a comprenderla in modo critico e
non acritico. La larghissima diffusione di notizie farlocche, incomplete o
addirittura completamente false derivano proprio da questa tendenza, si legge
su internet un messaggio, una notizia, un appello e lo si diffonde in modo
virale senza prendersi minimamente la briga di controllare.
La lingua e il suo uso sono importanti, è importante difenderla e non
tornare, pensando di essere moderni, a un modo di scrivere e parlare arcaico.
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