Il Senato ha approvato in terza
lettura la riforma costituzionale che trasformerà il senato in una sorta di
camera di rappresentanza delle regioni (e delle principali città). Tra le molte
critiche fatte a questa riforma trovo particolarmente risibili quelle che
indicano nella fine del bicameralismo perfetto l’inizio di un “regime” nel
quale il governo avrà poteri enormi. Allora mi sono andato a documentare e ho
fatto una ricerchina sui sistemi bicamerali imperfetti esistenti in Europa.
Francia:
Il Senato non è eletto in modo
diretto, i 348 senatori sono eletti da 150.000 grandi elettori, per la maggior
parte costituiti da amministratori locali (sindaci, consiglieri municipali,
consiglieri dipartimentali e consiglieri regionali), oltre ai deputati dell'Assemblea
Nazionale; i 12 senatori in rappresentanza dei francesi residenti all'estero
sono scelti dai 155 membri dell'Assemblea dei francesi all'estero.
Le due camere hanno praticamente
gli stessi poteri e le leggi devono essere approvate da entrambi i rami, ma nel
caso questo non accada è previsto un sistema per il quale prima interviene una
sorta di commissione mista e in caso non
si arrivi ad un accordo tra le camere il governo può intervenire e
assegnare l’approvazione all’Assemblea nazionale che così assume una posizione
predominante rispetto al Senato.
Germania
Esistono due camere il Bundestag
e il Bundesrat, il secondo costituisce l’espressione dei lander che delegano da
un minimo di 3 a un massimo di sei rappresentanti fino a raggiungere i 69
delegati che lo costituiscono. Il Bundesrat ha una funzione legislativa
limitata solo ad alcune materie e non partecipa all’elezione ne’ del
Cancelliere ne’ del Presidente della Repubblica.
Regno Unito
Esiste la Camera dei Lord
composta da 826 membri di cui 92 ereditari, 709 membri a vita (il cui titolo
non passerà ai figli) e 38 sono in leave of absence, ed ha carattere di
fatto solo consuntivo.
Spagna
E’ l’unico paese nella quale una
parte dei componenti del senato sono eletti direttamente, dei 264 componenti 208
sono eletti e 56 sono indicati dalle Comunità Autonome. Anche in questo caso il
potere legislativo del senato è
limitato e in ultima analisi il Congresso può approvare una legge anche
senza tener conto delle osservazioni e delle modifiche apportate.
Questi sono solo alcuni esempi in
paesi di dimensioni simili al nostro, non mi pare che in nessuno si possa
parlare di “regime” o di “dittatura” e non è un caso se quasi tutti hanno una
velocità decisionale di fronte alla crisi o agli avvenimenti internazionali di
gran lunga superiore a quella italiana.
Nessun commento:
Posta un commento