martedì 12 luglio 2011

Bike Pride... ok i diritti, ma i doveri?


Uso normalmente la bici in citta’, e’ un mezzo pratico e veloce anche se nel suo uso e’ insito il rischio di cadere e farsi male (io ad esempio uso sempre il caschetto e i guanti), sicuramente i ciclisti rischiano anche per la scarsa attenzione che automobilisti e pedoni hanno nei loro riguardi. Purtroppo pero’ la bicicletta e’ anche un mezzo democratico e quindi chiunque puo’ utilizzarla, anche se non conosce un segnale stradale oppure quel minimo di regole di base che caratterizzano la circolazione cittadina, grazie a questo abbiamo ciclisti che viaggiano contromano, sui marciapiedi (provate un po’ a camminare in Corso Inghilterra), sotto i portici, attraversano in bici sulle strisce pedonali ecc… mettendo a rischio sicuramente la loro incolumita’, quella dei pedoni e risultando sovente causa di incidenti tra auto. Mi piacerebbe che le varie associazioni che “pretendono” rispetto per i ciclisti usassero lo stesso metro con quelli che intendono proteggere mettendo in chiaro che andare in bici non significa sbattersene delle regole.

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