“It’s Christmas
time, and there’s no need to be afraid
At
Christmas time, we let in light and banish shade
And
in our world of plenty, we can spread a smile of joy
Throw
your arms around the world
At
Christmas time”
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“E’ Natale non
dobbiamo avere timore
A
Natale lasciamo passare la luce e usciamo dall’ombra
E
nel nostro mondo di abbondanza
Possiamo
diffondere un sorriso di gioia
abbraccia
il mondo
A
Natale”
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Era la fine del 1984, Bob Geldof e Midge Ure (cantante degli
Ultravox) scrissero “Do they know it's christmas” a
cantarla chiamarono il gotha della musica britannica dell’epoca, da
Bono a Phil Collins, da Boy George a George Michael, Simon Le Bon,
Martin Kemp, Annie Lennox, Sir Paul McCartney, David Bowie ecc... Fu
un evento epocale, il video fu trasmesso da tutti i canali TV del
mondo e diede vita, nel luglio del 1985, di uno dei più grandi
spettacoli live mai prodotti il “Live aid” di cui tutti ricordano
la monumentale esibizione dei Queen.
Noi eravamo tutti più giovani, non avevamo voglie di ginocchio sulla
testa ma capelli lunghi, magari ricci oppure tutti “gellati” come
si usava al tempo. Le ragazze sfoggiavano improbabili cotonature
impreziosite da fasce e fiocchi. Avevamo degli addominali al posto
dei lardominali attuali e molti di noi tentavano di essere sportivi.
Pensavamo, a ragione, di avere tutto la vita davanti. Qualcuno faceva
le superiori, qualcuno l’università e qualcuno aveva già messo su
famiglia. Quella canzone diede una nuova speranza a chi si occupava
degli ultimi della terra, la vendita del disco e del successivo
evento estivo “Live Aid” raccolsero fondi per circa 150.000.000
di sterline.
Ricordo tutto questo in un momento nel quale l’individualismo e
l’odio per gli “altri” ha raggiunto il suo massimo storico
dalla fine del secondo dopoguerra. È per questo che il mio augurio,
laico, per il natale 2019 è di recuperare quella capacità di
sognare che avevamo da adolescenti, ragazzi oppure giovani uomini e
donne che si affacciavano alla vita. Non dimentichiamo quei sogni,
quelle aspirazioni e recuperiamo quell’umanità che è fondamentale
per un vivere civile e sostenibile. Ricordiamoci degli altri e
impariamo che siamo tutti uguali, proviamo a vedere il mondo con gli
occhi del bambino che non distingue quelle differenze che solo il
pregiudizio degli adulti vede. Restiamo umani...se possiamo!
“...seemed kind of
funny sir to me
how
at the end of every hard earned
day
people find some reason to believe...”
|
“...è una cosa che mi
è sempre sembrata strana, signore
come
alla fine di ogni dura giornata
la
gente trova sempre una ragione per credere...”
“Reason
to believe, Bruce Springsteen ”
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