venerdì 27 settembre 2013

Donne e società


Prendo spunto dalle parole del Presidente della Camera Boldrini sul ruolo delle donne nella pubblicità per provare a fare un ragionamento un po’ più profondo delle scemenze dette da giornalisti, commentatori, politici, pseudo-industriali, di destra, di sinistra, di centro, di alto o basso. La Boldrini ha perfettamente ragione la pubblicità stereotipa la donna riducendola di fatto a 3 ruoli: puttana, angelo del focolare oppure una cretina che ha bisogno di un uomo che la diriga. La Boldrini ha parlato di “donna che serve a tavola” e ha ragione ma il ruolo famigliare della donna è solo quello? È solo fare le pulizie e accudire i figli? Il ruolo del “maschio” è solo quello di andare a lavorare e per il resto passare il tempo sul divano oppure a fare qualche sport improbabile?  Se questo fosse solo legato alla pubblicità non sarebbe di per se uno scandalo, il problema è che questa visione della donna è assolutamente maggioritaria nel paese e non solo tra i maschi. Per anni si è pensato che una visione femminile legata solo alla sfera famigliare fosse retaggio della destra che nel ventennio aveva usato la donna e la famiglia per la propaganda, nella realtà ho sentito decine di persone che si dicono di sinistra commentare come il più becero nostalgico del “quando c’era lui”.
Purtroppo sono responsabili di questo le donne stesse, quelle che inculcano nella testa delle figlie che non c’e’ nulla di meglio che un bel matrimonio con l’abito bianco e l’orchestrina, quelle che trattano i figli maschi come principi ereditari. In definitiva le parole della Boldrini hanno creato polemica perceè hanno sostanzialmente infilato il coltello nella piaga e a questo la società italiana non è assolutamentepronte.

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