mercoledì 27 gennaio 2021

Italiani, brava gente

Negli anni'30 del '900  in piazza Castello angolo via Garibaldi, nel palazzo che oggi ospita la sede della Giunta regionale del  Piemonte, si trovava il negozio di tessuti e abbigliamento  “Alle province d’Italia” proprietà di Benvenuto Colombo, del fratello Enrico e in cui lavorava anche il figlio Mario.


 In seguito alle leggi razziali del 1938, con il divieto agli ebrei di possedere e gestire attività commerciali, la famiglia Colombo si trovò costretta ad affidare formalmente il negozio a un loro dipendente di fiducia. Dopo l’8 settembre 1943, con l’occupazione nazista dell’Italia del centro-nord cominciarono le deportazioni degli ebrei italiani verso i campi di sterminio in Polonia; Enrico, Benvenuto e Mario furono vittime del tradimento da parte del dipendente che gestiva il loro negozio. Scesi a Torino il 27 ottobre 1943 per quello che doveva essere un incontro di affari al caffè Zucca in via Roma, i Colombo vi furono arrestati dalle SS. Il dipendente fedifrago incassò la taglia di 5.000 lire per ogni arrestato (circa 1.550 euro attuali) e si appropriò del negozio. Enrico, Benvenuto e Mario vennero deportati a Auschwitz il 6 dicembre 1943. Benvenuto ed Enrico vennero uccisi al loro arrivo a Auschwitz l’11 dicembre 1943, Mario sopravvisse ancora un’anno alle dure condizioni del campo. 
Davanti all'ingresso della Regione l'artista tedesco Gunter Demning ha posto 3 Stolpersteine (pietre d'inciampo) alla loro memoria  



P.S. alla fine del conflitto il colpevole venne individuato, arrestato e processato per venire poi amnistiato come nulla fosse... Sì, sì siamo proprio brava gente!



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