venerdì 8 novembre 2019

L'ignoranza come radice del nuovo fascismo. Aggiornamento 21/09/21

 Si pensava di aver toccato il fondo e invece... con la vicenda del sindaco di Predappio si pensava di aver raggiunto l'apice delle minchiate revisioniste e neofascionaziste e invece noi italiani non ci accontentiamo e andiamo oltre. Nelle ultime settimane abbiamo una notevole escalation:

19 Novembre il sindaco di Biella nega la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, con la motivazione "non ha fatto nulla per Biella" "i fatti che ha subito risalgono a oltre 70 anni fa"

Articolo su Giornalettismo

Salvo poi ritrattare, con il noto coraggio dei legofascisti, un paio di giorni fa e decidere di procedere con la concessione.

20 Novembre sulla scia del genio biellese il sindaco di Sesto San Giovanni fa la stessa cosa con la motivazione "non ha a che fare con la storia della nostra città"

Articolo tgcom24

27 Novembre il comune di Schio rifiuta la posa delle pietre d'inciampo (opera dell'artista tedesco Gunter Demnig che ne ha posate, tra il 1992 e il 2019, circa 71.000) in memoria dei deportati della città. La scusa questa volta è ancora più tragica "le pietre d'inciampo sono divisive perchè ricordano solo una parte delle vittime"

Articolo Repubblica

28 Novembre scatta in Italia una grande operazione, chiamata "Ombre Nere" delle forze dell'ordine contro i gruppi neonazisti italiani, operazione che porta a perquisizioni e sequestri in tutta la penisola. Vengono indagate una ventina di persone, tra di esse diverse donne. Una di queste, insospettabile contabile di provincia, viene intervistata da Repubbica e ci regala questa perla











notevoli sono anche le affermazioni fatte sui social da un'altra protagonista tale Francesca Rizzi che si fregia del titolo di Miss Hitler"






29 novembre 2020






Poco egregio signor sindaco del comune di Predappio, dopo aver letto i suoi sproloqui sul finanziamento al Treno della Memoria vorrei farle una mini lezione di storia a dimostrazione della sua ignoranza. Lei dice che “il treno della memoria va in un senso solo”, certo che va in un solo senso esattamente come lo fu il viaggio dell’80% degli essere umani che arrivarono nei campi di sterminio nazisti. Nella sua crassa e compiaciuta ignoranza mischia eventi e fatti che non hanno nulla in comune, invocare il Muro di Berlino e le Foibe dimostrano solo che il suo, presunto, cervello è ripieno di ignoranza. È vero l’Olocausto non è stato il primo e nemmeno l’ultimo sterminio di massa nella storia dell’umanità, si calcola che Gengis Khan nella sua campagna di invasione dalla mongolia ai confini dell’Europa lasciò sul campo 40 milioni di morti. Numeri precisi sullo sterminio dei nativi americani da nord a sud non ne abbiamo ma, secondo alcuni studi, si possono quantificare, a spanne, in circa 100.000 in 500 anni. In Congo Re Leopoldo II del Belgio ammazzò direttamente o indirettamente circa 10.000.000 di esseri umani. Nei Gulag (che non sono un’invenzione staliniana ma i campi di internamento in Siberia esistevano già all’epoca degli Zar. Tutte queste vicende sanguinose hanno dei denominatori comuni: potere e denaro. Quello che differenzia l’Olocausto da tutti gli altri eventi ricordati è l’idea di fondo che ha portato alla sua ideazione e poi alla sua realizzazione. Non è la sete di potere di Hitler oppure la ricerca della ricchezza il motore del tutto che va invece ricercato nella folle idea che esista un popolo puro ed eletto che ha il diritto e anche il dovere di sottomettere gli altri. Non contento di una tale follia ricerca anche al suo interno tutto ciò che è imperfetto e quindi in grado di togliere la purezza agli eletti. Gli ebrei, gli omosessuali, i disabili erano visti come un pericolo per il grande popolo germanico. Gli ebrei tedeschi non erano diversi dai loro sterminatori, erano nati e vissuti tutti nello stesso spazio di mondo, erano perfettamente integrati nello stato di cui facevano parte. Erano però considerati “sbagliati” e come loro anche tutti coloro che condividevano la stessa religione al di fuori della Germania. Omosessuali e disabili tedeschi portavano esattamente lo stesso marchio di infamia agli occhi dei Nazisti. Storicamente gli unici eccidi che, in qualche modo, possono essere avvicinati alla follia dell’Olocausto sono i fatti del Ruanda in tempi recenti e lo sterminio sistematico di cinesi e filippini da parte dei giapponesi nella seconda guerra mondiale. A molti di quelli come lei, seguaci di un assassino vigliacco, piacerebbe che la storia finisse qui e invece anche noi in quella vicenda abbiamo avuto un ruolo i campi di Fossoli e della Risiera di San Sabba in Italia nei quali i suoi fieri camerati inviarono a morire qualche migliaio di concittadini. Il campo dell’Isola di Rab in Croazia (Arba in lingua italiana) dove vennero letteralmente lasciati morir di fame, sempre ad opera dei seguaci dell’assassino di cui sopra, qualche migliaio di civili.
Non credo che capirà questa cosa e che cambierà idea visto che non mi aspetto intelligenza da chi permette che nel comune da lui amministrato ogni anno vada in scena la farsa di una commemorazione dedicata a un assassino vigliacco, uno che non si fece scrupolo di mandare i suoi concittadini a morire nelle steppe russe, sui Balcani e in Africa. Che permise che i suoi concittadini venissero deportati e schiavizzati dal suo alleato. Quello che non ebbe neanche il coraggio di piantarsi una pallottola in testa ma cercò di scappare come un topo di fogna travestito da tedesco. Ecco da gente come lei non accetto lezioni né di storia né di qualsiasi altro argomento.

21 settembre 2021

il 18 settembre a Trieste si affrontano per il titolo italiano dei superpiuma il campione uscente, il triestino, Michele Broili e lo sfidante italo-marocchino Hassan Nouredine, il match finisce con la vittoria ai punti di quest'ultimo. Il fatto sportivo passerebbe inosservato se non che il torace di Broili è ricoperto di simboli nazisti o richiamanti l'estrema destra si va dal totenkopf, simbolo delle divisioni  SS Totenkopfverbande e totenkopf-divisioni tristemente famose per il loro servizio nei lager nazisti e nei rastrellamenti, al simbolo delle SS, al numero 88 (acronimo di heil Hitler), oppure alla scritta "ritorno a Camelot" raduno neonazista che si tiene ogni 5 anni in Veneto. Sconvolge la totale ignavia della federazione italiana pugilato che finge di essersi accorta dei tatuaggi solo in quello occasione dopo  15 incontri da professionista. Fanno anche ribrezzo le parole del suo allenatore (candidato alla comunali di Trieste per Fratelli d'Italia) che dichiara: "Secondo il Coni e la Fpi gli atleti non possono essere discriminati per il loro credo politico".  A lui si aggiungono i camerati di Vox che contestano la sconfitta perchè l'avversario non è italiano 
Qui non c'entra la libertà di opinione oppure il credo politico ma bensì la totale anarchia che vige in certi ambienti che si possono permettere impunemente queste manifestazioni di sostegno a un regime che ha massacrato milioni di civili in tutta Europa in nome di un'idea di razza superiore che non ha ragione di esistere.
Qui il fenomento in questione




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