giovedì 23 novembre 2017

Sbatti il mostro in prima pagina





 
L’altro ieri su alcuni “autorevoli” quotidiani, tra cui il Messaggero e il Gazzettino, compare la notizia, senza riferimenti, che a Padova un bambina di 9 anni sarebbe stata data in sposa ad un uomo di 35 (o 46 a seconda delle fonti). Manco a dirlo i lupi dell’indignazione e del razzismo si fiondano sulla notizia che sui social viene condivisa a manetta. Il giorno dopo Matti Feltri, nella sua rubrica quotidiana su “La Stampa” la riprende con il solito moralismo d’accatto. In mattinata compare la smentita da parte dei Carabinieri di Padova e quindi la notizia risulta FALSA… Poco dopo anche la pagina Facebook della Stampa che aveva rilanciato il Buongiorno di Feltri pubblica una smentita che si chiude così:

...il Buongiorno resta intatto perché il fenomeno delle spose bambine, e quasi esclusivamente nella comunità musulmana, rimane un dato di fatto (e la condizione della donna a maggior ragione) come segnala per esempio Amnesty International. In definitiva, la notizia è falsa, ma la riflessione sopravvive.”

In questa frase ci sono due errori che fanno parte evidentemente di un bias dell’autore, il primo è l’ultima frase che è sbagliata perché una notizia falsa non può creare una riflessione vera ed è una delle giustificazioni utilizzate per condividere Fake news, Bufale e notizie che il alcuni casi possono rovinare la vita a delle persone reali. Il secondo è che il fenomeno delle spose bambine viene accreditato come tipico delle comunità musulmane. Questo è un evidente pregiudizio del giornalista, ma non solo suo, e dire che basterebbe informarsi un po’ per scoprire che questa “usanza” è diffusa in tutto il mondo, compresa la civilissima europa, e non fa distinzione di razza e di religione come si può vedere in questa immagine pubblicata dal sito http://www.truenumbers.it/








oppure leggendo il rapporto pubblicato dall’ICRW (International Center for Research on Women) , o in articoli pubblicati anche dalla stampa italiana e relativi agli Stati Uniti come questo del Fatto Quotidiano oppure questo di Repubblica che riprendono il rapporto pubblicato da Unchained at last.
Questa, voluta, faciloneria da parte dei giornalista non fa altro che peggiorare la qualità dell’informazione e favorire la crescita dei movimenti razzisti e populisti e ad aumentare il pregiudizio nelle fasce meno informate della popolazione.

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