martedì 6 ottobre 2015

Che mi tocca rimpiangere


Ad un certo punto della storia italiana è nato il mito della società civile come unica pulizia del mondo corrotto e disonesto della politica. In parlamento abbiamo eletto cumuli di avvocati, giornalisti, ingegneri, professori universitari, imprenditori, medici, architetti; ne abbiamo fatto sindaci, ministri, presidenti di regione. Tutti questi signori hanno solamente peggiorato la situazione riuscendo a far rimpiangere i politici di professione, quelli che uscivano dalle scuole di partito ma che si facevano le ossa nelle istituzioni partendo dai consigli circoscrizionali fino ad arrivare al parlamento. Adesso che anche questi rappresentanti della società (in)civile hanno fallito è il momento degli indignati in servizio permanente ed effettivo, degli “onesti” che hanno reso le istituzioni un grande ed enorme Barnum, in cui tutti hanno diritto di parola, in cui deputati e senatori fanno più notizia per atteggiamenti, parole e gesti stravaganti o violenti (dai chip sottopelle, ai gesti volgari, alle teorie complottiste più assurde, alle scie chimiche, all’insulto come arma politica) e tutto questo ha dato la stura ad un vero e proprio squadrismo virtuale con il quale si aggrediscono giornalisti, commentatori, politici o anche semplici persone normali sapendo di poter contare sull’anonimato e sulla presunta protezione del mondo virtuale. Tutto questo mentre il mondo cambia, cambiano i rapporti di forza, la vecchia europa diventa sempre più irrilevante sia economicamente che politicamente e offre il fianco ai rigurgiti fascisti e nazionalisti. Se questo è il futuro…

 RIDATEMI ANDREOTTI…

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