Fa piacere vedere che i giovani si interessino a questo genere di problema anche se non è ben chiaro il messaggio che si vuol far passare. L'accento che andrebbe messo è sui comportamenti individuali e su quanto questi pesino poi nell'economia climatica globale. Perchè è facile accusare genericamente il "sistema" ma più complicato ragionare su quanto noi in prima persona facciamo per contrastare il cambiamento climatico. Ricordiamoci che ogni volta che cambiamo cellulare, cambiamo pc, prendiamo un aereo, non gettiamo un rifiuto in modo corretto aggiungiamo un piccolo mattoncino al cambiamento climatico. Ogni volta che mettiamo l'aria condizionata a palla oppure teniamo il riscaldamento a 25 gradi per stare in casa in pantaloncini in pieno inverno diventiamo, in parte, corresponsabili del problema. Quando andiamo al supermercato oppure in un negozio gourmet e ci compriamo il frutto esotico che arriva direttamente dai caraibi, oppure il prodotto fuoristagione stiamo aggiungendo la nostra parte di disastro alla situazione del pianeta. Quindi va bene protestare e farsi sentire ma bisognerebbe anche iniziare dal nostro piccolo.
P.s. emissioni di grammi per chilometro di CO2 treno 44, auto 118, aereo 140, camion 158.
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