Gran cagnara sui giornali per la protesta contro il caro affitti per gli studenti fuori sede, indignazione generale, commenti, proposte folli e assurde. Nessuno però si è soffermato su un dato che reputo essenziale, in Italia esistono 66 atenei pubblici distribuiti in modo abbastanza capillare su tutto il territorio, praticamente in ogni capoluogo di provincia, per un totale di 293 sedi universitarie. Al di là di corsi particolari che magari esistono in una sola sede e quindi lo studente che intende frequentarli non ha altra scelta che trasferirsi, cosa spinge ad andare a frequentare lettere a Roma piuttosto che a Palermo o a Torino?sarà che molte delle facoltà sono pessime e gli studenti se ne tengono, giustamente, alla larga? E se fosse così perché vengono tenute in vita a spese dei contribuenti senza che il ministero abbia nulla da eccepire. Quei denari andrebbero spesi per il diritto allo studio e probabilmente si risolverebbe anche, in parte, il problema degli affitti per i fuori sede. Quelle facoltà andrebbero chiuse o riformate, i Rettori e i Professori che le guidano valutati e, se necessario, dimessi. Ma si sa in Italia le Università sono gestite non con criteri di merito e performance ma solo per baronie e non è un caso che nessun ateno italiano sia nei primi 100 al mondo.
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