Prendo spunto da questa notizia per fare una riflessione su quella sorta di schizofrenia che avvolge gli utenti dei social network e in particolare di Facebook.
Vedo spesso condividere appelli strappalacrime su questo o quel bambino malato, su anziani poveri, su cause sociali rispettabilissime. Appelli contro la vivisezione, i maltrattamenti sugli animali, gli abbandoni, oppure immagini di gattini simpatici, bei cuccioli ecc... ed è tutto un florilegio di commenti carini, "mi piace", condivisioni. Si cambia registro un centesimo di secondo dopo quando le stesse identiche persone condividono immagini di mussolini (per altro sovente inventando meriti inesistenti), articoli di cronaca nera, immagini di stranieri, di Rom, di ebrei ecc... e qui si parte con "ammazzateli", "buttateli in mare", "bastardi" ecc...
Io mi chiedo come la stessa persona possa far convivere due sentimenti così diversi tra di loro... è un vero mistero. Ma molto probabilmente Facebook riesce a far venire fuori in modo prepotente la vera natura del cittadino medio italiano, quella che fa sì che nel pubblico si debba dimostrare di essere persone buone, caritatevoli, mentre nel privato si sai profondamente razzisti.
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