martedì 20 dicembre 2016

"mi si nota di più se vengo e sto in disparte oppure se non vengo proprio?"


 Cara Sindaco Appendino, la sua assenza dalla commemorazione ufficiale dei fatti del XVIII Dicembre 1922 (assenza non sanata certo dalla presenza dell’Assessore ai Trasporti) è ancor prima che una scortesia istituzionale un manifesto programmatico di rimozione dei principi fondanti della nostra nazione, nata anche da quegli 11 omicidi che ebbero la copertura del Primo ministro dell’epoca (quella brava persona che alcuni suoi compagni di partito rimpiangono). E dire che solo un paio di settimane fa blaterava di “difesa della Costituzione”, ecco le comunico che quella Costituzione che le è tanto cara nasce sull’antifascismo (anche se il un suo caro compagno di partito “fascismo e antifascismo sono cose antiquate”). La sua assenza non fa che dimostrare, se mai ce ne fosse ancora bisogno, il suo altezzoso snobismo tipico dell’ambiente sociale dal quale proviene. Per fortuna la città ha ancora in se gli anticorpi antifascisti necessari per superare anche il suo mandato.



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