giovedì 8 gennaio 2015

scontro di civilta' oppure fallimento di un modello di, falsa, integrazione

Dopo i fatti di Parigi tutti si affanneranno a richiamare gli scritti della Fallacci o di Magdi Allam, tireranno per la giacchetta Eco che oggi dice "c’è una guerra in corso e noi ci siamo dentro fino al collo" e che molti intepretano come un endorsement alle tesi dei due succitati quando in realta' e' semplicemente la rappresentazione di un dato di fatto. Ma quello che reputo molto piu' importante e' l'assoluta incapacita' del mondo occidentale nel comprendere cio' che sta succedendo e soprattutto che gli assassini di oggi non sono dei contadini o degli studenti provenienti dal medio oriente o dal nord africa ma sono ragazzi nati, cresciuti, educati e scolarizzati in europa. La Francia che ha sempre sbandierato l'integrazione come fiore all'occhiello oggi si accorge integrazione non e' solo avere una lingua comune, delle leggi comuni, delle scuole per tutti...ma e' soprattutto non costruire dei ghetti dai quali non esce mai nulla di buono e anzi spesso si cerca rifugio nel radicalismo. L'Europa e l'Italia magari pensino a quel fallimento quando si interrogano su come integrare chi viene da noi in cerca di fortuna.