lunedì 22 aprile 2013

Riforme?

Nel can can di questi giorni tutti gli attori dell'enorme e ioneschiana piecè teatrale andata in scena alla camera, si sono riempiti la bocca della frase "riforme istituzionali". Chi vuole il presidenzialismo, chi invoca il monocameralismo, chi non disdegnerebbe la monarchia e cosi' via. Vorrei far notare a tutti questi signori, che coprono tutto l'arco costituzionale da Vendola a Grillo, che si tratta di riscrivere una bella parte di costituzione che, come mi faceva notare oggi una collega venne scritta da dei veri giganti della politica italiana (Amendola, Calamandrei, Dossetti, De Gasperi, Vittorio Emanuele Orlando, i fratelli Pajetta, Taviani ecc...) non certo dai nani presenti oggi. Per farlo occorre sicuramente una nuova costituente che abbia il sostegno del parlamento e il tempo di lavorare, e occorro anche il sostegno di tutti i partiti senza capipopolo che si arroghino il diritto di censurare questo o quel documento. Oggi in Italia non abbiamo questo clima, la costituente era il punto di arrivo di un periodo terribile, vent'anni di dittatura e 5 di guerra. oggi non abbiamo quello slancio propositivo che ebbero i nostri nonni. Ai De Gasperi, Togliatti e Nenni oggi sostituiamo Renzi, Berlusconi e Grillo, e' vero che dai diamanti non nasce niente e dal letame nascono i fior, ma se nel letame non ci metti i semi giusti ti rimane solo l'odore di merda.
L'altra cosa fondamentale che ci manca e' il tempo... per delle riforme del genere occorreranno almeno 2 anni e a oggi nessun governo potra' avere la forza di durare cosi' tanto.

mercoledì 10 aprile 2013

la schizofrenia dell'utente medio dei social network

Prendo spunto da questa notizia per fare una riflessione su quella sorta di schizofrenia che avvolge gli utenti dei social network e in particolare di Facebook. 
Vedo spesso condividere appelli strappalacrime su questo o quel bambino malato, su anziani poveri, su cause sociali rispettabilissime. Appelli contro la vivisezione, i maltrattamenti sugli animali, gli abbandoni, oppure immagini di gattini simpatici, bei cuccioli ecc... ed è tutto un florilegio di commenti carini, "mi piace", condivisioni. Si cambia registro un centesimo di secondo dopo quando le stesse identiche persone condividono immagini di mussolini (per altro sovente inventando meriti inesistenti), articoli di cronaca nera, immagini di stranieri, di Rom, di ebrei ecc... e qui si parte con "ammazzateli", "buttateli in mare", "bastardi" ecc... 
 Io mi chiedo come la stessa persona possa far convivere due sentimenti così diversi tra di loro... è un vero mistero. Ma molto probabilmente Facebook riesce a far venire fuori in modo prepotente la vera natura del cittadino medio italiano, quella che fa sì che nel pubblico si debba dimostrare di essere persone buone, caritatevoli, mentre nel privato si sai profondamente razzisti.